DG Solutions - Consulenza energetica

Approfondimenti

10

Feb 2022

Capacity Market

Cosa è? Il Capacity Market (o Mercato della Capacità) è il meccanismo gestito da Terna che è entrato in vigore dal 1° Gennaio 2022. Tale meccanismo prevede una serie di misure volte a remunerare l’attività di approvvigionamento di capacità di generazione (sia da fonti fossili sia rinnovabili) al fine di garantire la sicurezza del sistema con risorse sempre disponibili. L’obiettivo finale di tale meccanismo è dunque quello di coprire le punte di carico in ogni area della rete e, nel medio – lungo termine, ridurre i costi dell’energia e del dispacciamento. Perché è stato creato il capacity market? L’attuale parco di generazione termoelettrica ha la necessità di essere rinnovato, con impianti più moderni, meno inquinanti e con prestazioni migliori. Impianti che si troveranno a funzionare, nel prossimo futuro, in un numero di ore sempre minore, sostanzialmente per far fronte ai periodi di scarsa producibilità delle fonti rinnovabili non programmabili (eolico e fotovoltaico) sempre più presenti. Ciò comporterà una riduzione del contributo in energia (MWh) di questi impianti e allo stesso tempo la necessità di garantire un contributo in potenza (MW). Nell’attuale schema di mercato, basato principalmente su prezzi spot, diventa quindi, estremamente difficile per gli operatori pianificare investimenti, che per loro natura hanno orizzonti temporali di realizzazione e di ritorno degli investimenti di lungo termine, in nuova ed efficiente capacità di generazione, sapendo che tali impianti saranno sempre meno utilizzati per la copertura del “carico di base” e sempre più utilizzati per la gestione dei “picchi di carico”. Il mercato della capacità, per come è disegnato, garantisce proprio quei segnali di prezzo di lungo termine, ancorati alla disponibilità della risorsa, di cui il sistema necessita per garantirsi un rinnovamento e un miglioramento delle prestazioni, anche ambinetali, e di conseguenza un migliore adattamento alle future esigenze del sistema. Solo con il capacity market è possibile avviare gli investimenti necessari al phase out del carbone previsto dal Piano Nazionale Integrato per l'Energia e il Clima (PNIEC). Come funziona il capacity market? Terna si approvvigiona della capacità mediante aste competitive dove il premio riconosciuto agli operatori (per un periodo di consegna di un anno, per gli impianti esistenti, e quindici anni per gli impianti nuovi) è dato dalla definizione del “marginal-price”, definito a sua volta dall’incrocio fra le curve di domanda (definita da Terna in funzione dei target di adeguatezza fissati per il sistema elettrico italiano) e offerta (costruita sulla base della partecipazione degli operatori). Esiste un capacity market all’estero? Al momento, oltre che in Italia, il capacity market è già attivo nel resto dell’Europa in Gran Bretagna, Polonia, Irlanda, Francia ed è in corso di implementazione in Belgio. Al di fuori dell’Europa questo meccanismo è già presente in alcuni mercati elettrici del Nord America e dell’Australia. Impatto sul Consumatore Finale: imprese e famiglie I costi sostenuti da Terna per l’approvvigionamento di capacità saranno applicati a tutti gli utenti del dispacciamento (fornitori di energia elettrica) e ribaltati ai consumatori finali. In particolare, l’effetto economico di questa nuova componente sarà particolarmente rilevante nelle cosiddette 500 ore di picco, definite annualmente da Terna. Il corrispettivo a copertura del Capacity Market nelle 500 ore di maggior disagio – concentrate per lo più nei mesi di gennaio, febbraio e luglio e in misura residuale negli altri mesi – è pari a 39,799 €/MWh. Il corrispettivo per tutte le ore rimanenti è pari a 1,296 €/MWh. Secondo la delibera Arera 566/2021 le modalità di esposizione del corrispettivo nelle fatture dei clienti del mercato libero potranno essere definite autonomamente da ciascun venditore a condizione che ne venga data indicazione nella “guida alla lettura della bolletta”.

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09

Nov 2016

dal 01 Gennaio 2017 nasce la "tutela simile"

A partire dal 1° gennaio 2017, nasce la Tutela SIMILE per aiutare i consumatori verso il mercato libero. I clienti finali che non scelgono il proprio fornitore di mercato libero, anche attraverso la Tutela SIMILE, continuano ad essere applicate le condizioni definite dall'Autorità per il servizio di Maggior Tutela. La Tutela SIMILE è un contratto di fornitura di energia elettrica di durata di 12 mesi non rinnovabile. Anche se si basa sul mercato libero, le condizioni contrattuali sono definite dall'Autorità. Le condizioni economiche saranno analoghe a quelle del servizio di Maggior Tutela ma con la riduzione di un bonus una tantum (diverso da fornitore a fornitore) qualora il contratto prosegua per tutti i 12 mesi. Il contratto di Tutela SIMILE sarà un contratto web, che potrà essere stipulato attraverso un sito gestito dall' Acquirente Unico. Sul sito, il cliente potrà scegliere in modo facile tra un numero limitato di offerte commerciali, semplici e standard, ordinate in funzione del valore del bonus una tantum offerto dai venditori. Il cliente potrà aderire alla Tutela SIMILE fino al 30 giugno 2018 e la fornitura avrà una durata massima di 12 mesi. Alla scadenza del contratto il cliente potrà decidere se rimanere con lo stesso fornitore sottoscrivendo una nuova offerta di mercato libero o cambiare fornitore sempre rimanendo nel mercato libero. Se non si effetua la scelta, il cliente finale resterà con il fornitore ammesso alla Tutela SIMILE e gli saranno applicate condizioni contrattuali ed economiche di mercato libero in base ad una struttura standard definita dall'Autorità. Rispetto a oggi, dal 1° gennaio 2017: • il prezzo sarà sempre calcolato trimestralmente; tuttavia il metodo utilizzato sarà caratterizzato da un più immediato allineamento con i costi di approvvigionamento sostenuti per servire i clienti; • le altre condizioni contrattuali non subiranno variazioni. Il servizio di Maggior Tutela resterà in vigore fino alla sua rimozione ex-lege.

03

Nov 2016

Prezzi dell'energia in rapida ascesa

Il prezzo dell'energia è schizzato in questi giorni. La spiegazione sta nel fatto che la Francia ha dovuto fermare per manutenzione e controlli oltre un terzo dei suoi reattori. Buona parte dei riscaldamenti francesi sono elettrici e questo aumenta la domanda in una fase dove diminuisce la produzione, incidendo negativamente sui prezzi. Purtroppo l'Italia importa quasi il 10% dell'energia dalla Francia e siamo l'unico caso in Europa per la quantità di energia importata dall'estero. Fino a metà Gennaio, in base al calendario dei controlli straordinari delle centrali, non si vedono svolte.

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01

Oct 2016

Aumento del dispacciamento

Dal mese di luglio 2016 a causa di alcuni produttori “furbetti” del settore, TERNA che si occupa della gestione rete nazionale elettrica, è stata costretta a raddoppiare i costi rispetto allo scorso anno, scaricando sul consumatore finale questo onere. In pratica la gestione della rete nazionale (Dispacciamento) del 2015 che è costato in media di 1,2 centesimi a KWh è salito a: 1,25 cent a KWh il periodo gennaio – marzo, 1,6 cent a Kwh nel periodo aprile – giugno, 2,1 cent a Kwh nel periodo luglio – settembre. In termini pratici vuol dire che c’è stato un aumento tra la scorsa estate e quella del 2016 di un 75% Quindi il costo energia è sceso come previsto del 10% rispetto al 2015 ma contemporaneamente gli oneri del sistema elettrico hanno incamerato questo risparmio.

25

Dec 2015

Aggiornamento Penali Reattiva

Il 1° gennaio 2016 entra in vigore la Delibera AEEGSI 180/2013/R/EEL, che introduce alcune novità molto rilevanti nella gestione dei superi di energia reattiva da parte dei Clienti con potenza impegnata superiore a 16,5 kW. Le eventuali penali applicate in bolletta – la cui entità è in corso di definizione – sono ancora differenziate sulla base di due scaglioni di prelievo dell’energia reattiva nelle fasce F1 e F2, ma viene modificata in maniera rilevante la definizione della prima soglia. 1. Primo scaglione: cosφ medio mensile minore di 0,95 (attualmente la soglia per il cosφ è di 0,9). Un Cliente rientra in questo scaglione quando in un mese i suoi prelievi di energia reattiva nelle fasce F1 e F2 superano il 33% della corrispondente energia attiva (il riferimento attuale è il 50%). 2. Secondo scaglione: cosφ medio mensile minore di 0,8 (riferimento invariato rispetto alle regole attuali). Un Cliente rientra in questo scaglione quando in un mese i suoi prelievi di energia reattiva nelle fasce F1 e F2 superano il 75% della corrispondente energia attiva. PUNTO DI ATTENZIONE: in presenza di particolari condizioni – come ad esempio un cosφ medio mensile minore di 0,7 – il gestore della rete potrà chiedere al Cliente un adeguamento dell’impianto e, in casi limite, potrà sospendere il servizio. ACCORGIMENTI UTILI: al fine di evitare l’applicazione delle penali, per i Clienti è consigliabile analizzare lo stato attuale del proprio sistema, verificando la possibilità di integrare la propria capacità di rifasamento installando nuova potenza reattiva.

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