DG Solutions - Consulenza energetica

Mercato
del Gas

  •   Il decreto legislativo 23 maggio 2000 n. 164 (Decreto Letta) recepisce la direttiva comunitaria 98/30/CE e rappresenta il primo passo verso la liberalizzazione del settore del gas naturale. Hanno possibilità di scegliere il proprio fornitore Società che acquistano gas per la produzione di energia elettrica/cogenerazione, Grossisti, Consorzi e Società Consortili il cui consumo annuo sia superiore a 200.000 Sm3 e Clienti Finali il cui consumo annuo sia superiore a 200.000 Sm3.

      1 gennaio 2002 viene imposta la separazione societaria tra le attività di Trasporto (su Rete Nazionale e Locale) e quelle di Vendita e Importazione.

      Dal 1 gennaio 2003 tutti i Clienti Finali sono idonei; possono quindi scegliere in autonomia il proprio fornitore.

Inoltre con il Decreto 130/10 ha avuto inizio il processo di sviluppo della concorrenza sullo stoccaggio grazie all’investimento in capacità di stoccaggio da parte di soggetti investitori (shipper) diversi dal monopolista.

Ma come funziona il mercato del gas naturale?

La filiera del gas naturale è suddivisa in tre stadi: upstream, midstream, downstream:

  •   upstream, opearori della coltivazione di gas naturale (estrazione);
      midstream sono presenti player che lavorano sul trasporto, rigassificazione e stoccaggio (shipper);
      downstream gli operatori aventi il contatto diretto con i clienti finali (Società di Vendita, Reseller, ecc.).

Funzionamento della filiera del gas

La filiera

Gli shipper attivi sul mercato, possono acquistare il gas naturale da controparti private tramite apposite piattaforme di scambio (es. TFS) o su PB-GAS (mercato spot), ovvero la piattaforma per il bilanciamento del gas naturale.
L’approvvigionamento di gas naturale, gestito in modo efficiente, consente la copertura del fabbisogno di consumo dei clienti finali. In aggiunta, è stato reso possibile l'acquisto di prodotti derivati e altre forme che hanno completato l'odierno quadro, permettendo non solamente l'approvvigionamento fisico dell'energia, quanto anche una copertura futura, al fine di fornire le giuste indicazioni di prezzo al cliente.

Un gruppo di persone che condivide un obiettivo comune può raggiungere l’impossibile
( Anonimo )

Per capire bene il funzionamento della filiera del gas naturale in Italia
occorre analizzare le fasi principali che la compongono.

Approvvigionamento

La prima fase della filiera è costituita a sua volta dalla produzione (estrazione sul territorio nazionale) e dall'importazione di gas naturale. In Italia viene prodotto il 10% del fabbisogno nazionale mentre il restante 90% viene importato dall'estero tramite gasdotti ed in minima parte tramite nave. L'Italia è collegata con i maggiori produttori esteri di gas (Libia, Algeria, Russia, ...) tramite una rete di gasdotti internazionali. Il trasporto via nave riguarda il Gas Naturale Liquefatto o GNL che tramite un processo chimico viene reso liquido per il trasporto e rigassificato una volta arrivato a destinazione per essere immesso in rete.

Trasporto

Il trasporto di gas naturale viene assicurato da Snam Rete Gas che detiene il 94% della Rete di Trasporto. Il monopolio di fatto di Snam Rete Gas è la conseguenza da un lato, della storia del settore, e dall'altro degli elevati costi per costruire metanodotti ed essere competitivi sul mercato. La rete di trasporto è poi suddivisa in rete Nazionale (circa 8.800 km) e rete Regionale (oltre 22.600 km). La prima collega i punti di ingresso nazionali (gas prelevato dai luoghi di produzione o di importazione) alla Rete di Trasporto Regionale che comprende invece l'insieme delle tubature che collegano la rete nazionale ed i centri di consumo (punti di consegna).

Stoccaggio & Dispacciamento

Lo stoccaggio di scorte di gas naturale è l'attività che consente la gestione dei picchi di domanda sul mercato. Infatti durante i periodi invernali, la domanda di gas per alimentare il riscaldamento nelle case aumenta considerevolmente in maniera imprevedibile. Il gas stoccato serve quindi a rispondere ai picchi improvvisi di domanda di gas. L'attività di dispacciamento consiste nell'organizzazione della rete in modo tale da garantire un equilibrio tra domanda ed offerta ed assicurare la fornitura di gas a tutti i consumatori.

Vendita all'ingrosso

L'attività di vendita all'ingrosso viene svolta dagli shipper, i quali acquistano il gas da importatori o da produttori nazionali e lo rivendono a clienti finali (industrie o centrali termoelettriche) oppure a società di vendita al dettaglio. Questa attività è stata liberalizzata ed oggi è tra le fasi più frammentate in termini di numerosità di operatori, della filiera del gas.

Distribuzione

La distribuzione prevede la consegna del gas naturale ai clienti finali (punti di riconsegna) attraverso i gasdotti locali a bassa pressione. Si tratta quindi del tragitto tra il punto di consegna (fine della fase di trasporto, alta pressione) ed i clienti finali. La distribuzione è un'attività di servizio pubblico, gestita da 700 distributori, la cui concessione avviene tramite gara pubblica e regolata da un contratto di servizio.

Vendita al dettaglio

L'attività di vendita al dettaglio viene gestita dalle società di vendita o Trader. L'attività consiste nell'acquistare il gas dai grossisti e rivenderlo ai clienti finali. Le società di vendita utilizzano le reti di distribuzione locale per prelevare (punti di consegna) e fornire il gas ai clienti finali (punti di riconsegna). I rapporti tra società di vendita e distributori sono regolati tramite il "contratto di vettoriamento".

Gasdotti in Italia

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