DG Solutions - Consulenza energetica

Approfondimenti

01

Oct 2024

Ets 2

Il sistema per lo scambio di quote di emissioni nell'Unione europea (EU ETS), istituito dalla direttiva 2003/87/CE, è riferimento essenziale della politica dell'Unione in materia di clima e ne costituisce lo strumento fondamentale per ridurre le emissioni di gas a effetto serra in modo efficace sotto il profilo dei costi. Tale sistema è stato recentemente modificato tramite l'adozione di molteplici misure che, ampliando anche il campo di applicazione della direttiva 2003/87/CE, ne rafforzano il meccanismo. L'obiettivo è di contribuire alla riduzione delle emissioni nette di gas a effetto serra di almeno il 55% entro il 2030 e al conseguimento della neutralità climatica entro il 2050, come previsto dal regolamento (UE) 2021/111 (c.d. legge UE sul clima). La revisione della direttiva 2003/87/CE costituisce parte del pacchetto di proposte “Fit For 55%”, presentato dalla Commissione europea il 14 luglio 2021, che ha il fine di aggiornare la legislazione dell'Unione europea in materia di clima, energia e trasporti e allinearla ai nuovi ambiziosi obiettivi europei. Il campo di applicazione della direttiva ETS è stato integrato con l'inclusione graduale di nuovi settori, tra i quali edifici, del trasporto stradale e degli ulteriori settori industriali non contemplati dall'allegato I della direttiva 2003/87/CE (industrie energetiche, manifatturiere e delle costruzioni non già ricomprese nell'ambito di applicazione dell'attuale EU ETS). Tale categoria è definita ETS2. Il sistema prenderà avvio nel 2025. Entro il 1° gennaio del 2025 i soggetti regolamentati dovranno essere in possesso di autorizzazione per poter immettere in consumo combustibile (solidi, liquidi e gassosi) nelle attività elencate all'Allegato III della direttiva 2003/87/CE. A partire dal 2025, i soggetti regolamentati dovranno monitorare le emissioni dei combustibili immessi in consumo e comunicarle all'Autorità Nazionale Competente entro il 30 aprile di ogni anno, secondo il Piano di monitoraggio. Entro il 30 aprile 2025, i soggetti regolamentati dovranno comunicare le emissioni storiche dell'anno 2024, il cui monitoraggio verrà attuato in maniera semplificata. Dal 2027 verrà attivata la fase di mercato con la messa all'asta delle quote di emissione, la cui restituzione è prevista entro il 31 maggio 2028, procedendo in modo analogo per tutti gli anni successivi. Il sistema è soggetto allo slittamento di un anno per quanto riguarda l'acquisto e la restituzione delle quote qualora la Commissione europea comunichi ufficialmente, entro il 15 luglio 2026, che nel semestre che termina il 30 giugno 2026 si siano verificate condizioni straordinarie per il livello dei prezzi del gas sul Title Transfer Facility (TTF) o del greggio di qualità Brent, come riportato all'articolo 30 duodecies della direttiva 2003/87/CE. Ambito di applicazione. Il sistema si applica alle emissioni dei combustibili e dei carburanti immessi in consumo nei settori riportati nell'Allegato III della direttiva 2003/87/CE: Sono esclusi i combustibili per le attività elencate all'Allegato I della direttiva 2003/87/CE, tranne se utilizzati per la combustione nell'ambito di attività di trasporto di gas a effetto serra ai fini dello stoccaggio geologico o se utilizzati per la combustione in impianti esclusi a norma dell'articolo 27 bis (molto piccoli emettitori). Per quanto riguarda le emissioni di gas ad effetto serra ricomprese nell'ambito di applicazione del sistema EU ETS si fa riferimento al biossido di carbonio (CO 2 ). Assegnazioni gratuite. Non sono previste assegnazioni gratuite. Le quote di emissione verranno assegnate integralmente tramite asta. Soggetti obbligati. I soggetti obbligati sono definiti come i soggetti che, in base alla normativa fiscale vigente, debbono provvedere al pagamento dell'accisa sui carburanti e combustibili immessi in consumo ad uso energetico (combustione) nei tre settori di applicazione dell'ETS2. Ciclo di conformità. Gli artt. 14 e 15 della direttiva 2003/87/CE si applicano anche per le emissioni e i soggetti regolamentati dell'ETS2. Per le caratteristiche dettagliate del Piano di monitoraggio, delle modalità di monitoraggio e di comunicazione delle emissioni, si rimanda all'atto di esecuzione che emenda il Regolamento (UE) 2018/2066, che verrà pubblicato entro la fine del 2023. A partire dal 2028, entro il 30 aprile di ciascun anno e fino al 2030, ciascun soggetto regolamentato dovrà comunicare la quota media dei costi relativi alla restituzione delle quote che ha trasferito ai consumatori per l'anno precedente. Anche per questa comunicazione si rimanda agli atti di esecuzione che la Commissione dovrà adottare. Link: direttiva 2003/87/CE https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=CELEX%3A02003L0087-20230605

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01

Dec 2021

Capacity Market

Cosa è? Il Capacity Market (o Mercato della Capacità) è il meccanismo gestito da Terna che è entrato in vigore dal 1° Gennaio 2022. Tale meccanismo prevede una serie di misure volte a remunerare l’attività di approvvigionamento di capacità di generazione (sia da fonti fossili sia rinnovabili) al fine di garantire la sicurezza del sistema con risorse sempre disponibili. L’obiettivo finale di tale meccanismo è dunque quello di coprire le punte di carico in ogni area della rete e, nel medio – lungo termine, ridurre i costi dell’energia e del dispacciamento. Perché è stato creato il capacity market? L’attuale parco di generazione termoelettrica ha la necessità di essere rinnovato, con impianti più moderni, meno inquinanti e con prestazioni migliori. Impianti che si troveranno a funzionare, nel prossimo futuro, in un numero di ore sempre minore, sostanzialmente per far fronte ai periodi di scarsa producibilità delle fonti rinnovabili non programmabili (eolico e fotovoltaico) sempre più presenti. Ciò comporterà una riduzione del contributo in energia (MWh) di questi impianti e allo stesso tempo la necessità di garantire un contributo in potenza (MW). Nell’attuale schema di mercato, basato principalmente su prezzi spot, diventa quindi, estremamente difficile per gli operatori pianificare investimenti, che per loro natura hanno orizzonti temporali di realizzazione e di ritorno degli investimenti di lungo termine, in nuova ed efficiente capacità di generazione, sapendo che tali impianti saranno sempre meno utilizzati per la copertura del “carico di base” e sempre più utilizzati per la gestione dei “picchi di carico”. Il mercato della capacità, per come è disegnato, garantisce proprio quei segnali di prezzo di lungo termine, ancorati alla disponibilità della risorsa, di cui il sistema necessita per garantirsi un rinnovamento e un miglioramento delle prestazioni, anche ambinetali, e di conseguenza un migliore adattamento alle future esigenze del sistema. Solo con il capacity market è possibile avviare gli investimenti necessari al phase out del carbone previsto dal Piano Nazionale Integrato per l'Energia e il Clima (PNIEC). Come funziona il capacity market? Terna si approvvigiona della capacità mediante aste competitive dove il premio riconosciuto agli operatori (per un periodo di consegna di un anno, per gli impianti esistenti, e quindici anni per gli impianti nuovi) è dato dalla definizione del “marginal-price”, definito a sua volta dall’incrocio fra le curve di domanda (definita da Terna in funzione dei target di adeguatezza fissati per il sistema elettrico italiano) e offerta (costruita sulla base della partecipazione degli operatori). Esiste un capacity market all’estero? Al momento, oltre che in Italia, il capacity market è già attivo nel resto dell’Europa in Gran Bretagna, Polonia, Irlanda, Francia ed è in corso di implementazione in Belgio. Al di fuori dell’Europa questo meccanismo è già presente in alcuni mercati elettrici del Nord America e dell’Australia. Impatto sul Consumatore Finale: imprese e famiglie I costi sostenuti da Terna per l’approvvigionamento di capacità saranno applicati a tutti gli utenti del dispacciamento (fornitori di energia elettrica) e ribaltati ai consumatori finali. In particolare, l’effetto economico di questa nuova componente sarà particolarmente rilevante nelle cosiddette 500 ore di picco, definite annualmente da Terna. Il corrispettivo a copertura del Capacity Market nelle 500 ore di maggior disagio – concentrate per lo più nei mesi di gennaio, febbraio e luglio e in misura residuale negli altri mesi – è pari a 39,799 €/MWh. Il corrispettivo per tutte le ore rimanenti è pari a 1,296 €/MWh. Secondo la delibera Arera 566/2021 le modalità di esposizione del corrispettivo nelle fatture dei clienti del mercato libero potranno essere definite autonomamente da ciascun venditore a condizione che ne venga data indicazione nella “guida alla lettura della bolletta”.

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