ETS2
Cos’è?
Al fine di ridurre in modo significativo le emissioni climalteranti, raggiungendo l'obiettivo di zero emissioni nette entro il 2050, l'Europa ha adottato diversi strumenti di politica ambientale tra cui di recente il nuovo sistema di scambio di quote di emissione ETS 2, rivolto al settore dei trasporti, degli edifici e dei cosiddetti settori aggiuntivi (piccola industria, manifattura e costruzioni edili non inclusi nell'attuale sistema ETS)
Obiettivi
Il sistema per lo scambio di quote di emissioni nell'Unione europea (EU ETS), istituito dalla direttiva 2003/87/CE, è riferimento essenziale della politica dell'Unione in materia di clima e ne costituisce lo strumento fondamentale per ridurre le emissioni di gas a effetto serra in modo efficace sotto il profilo dei costi.
Tale sistema è stato recentemente modificato tramite l'adozione di molteplici misure che, ampliando anche il campo di applicazione della direttiva 2003/87/CE, ne rafforzano il meccanismo. L'obiettivo è di contribuire alla riduzione delle emissioni nette di gas a effetto serra di almeno il 55% entro il 2030 e al conseguimento della neutralità climatica entro il 2050, come previsto dal regolamento (UE) 2021/111 (c.d. legge UE sul clima). La revisione della direttiva 2003/87/CE costituisce parte del pacchetto di proposte “Fit For 55%”, presentato dalla Commissione europea il 14 luglio 2021, che ha il fine di aggiornare la legislazione dell'Unione europea in materia di clima, energia e trasporti e allinearla ai nuovi ambiziosi obiettivi europei.
Il campo di applicazione della direttiva ETS è stato integrato con l'inclusione graduale di nuovi settori, tra i quali edifici, del trasporto stradale e degli ulteriori settori industriali non contemplati dall'allegato I della direttiva 2003/87/CE (industrie energetiche, manifatturiere e delle costruzioni non già ricomprese nell'ambito di applicazione dell'attuale EU ETS). Tale categoria è definita ETS2.
Come funziona
Il sistema prenderà avvio nel 2025. Entro il 1° gennaio del 2025 i soggetti regolamentati dovranno essere in possesso di autorizzazione per poter immettere in consumo combustibile (solidi, liquidi e gassosi) nelle attività elencate all'Allegato III della direttiva 2003/87/CE. A partire dal 2025, i soggetti regolamentati dovranno monitorare le emissioni dei combustibili immessi in consumo e comunicarle all'Autorità Nazionale Competente entro il 30 aprile di ogni anno, secondo il Piano di monitoraggio.
Entro il 30 aprile 2025, i soggetti regolamentati dovranno comunicare le emissioni storiche dell'anno 2024, il cui monitoraggio verrà attuato in maniera semplificata.
Dal 2027 verrà attivata la fase di mercato con la messa all'asta delle quote di emissione, la cui restituzione è prevista entro il 31 maggio 2028, procedendo in modo analogo per tutti gli anni successivi.
Il sistema è soggetto allo slittamento di un anno per quanto riguarda l'acquisto e la restituzione delle quote qualora la Commissione europea comunichi ufficialmente, entro il 15 luglio 2026, che nel semestre che termina il 30 giugno 2026 si siano verificate condizioni straordinarie per il livello dei prezzi del gas sul Title Transfer Facility (TTF) o del greggio di qualità Brent, come riportato all'articolo 30 duodecies della direttiva 2003/87/CE.
Ambito di applicazione
Il sistema si applica alle emissioni dei combustibili e dei carburanti immessi in consumo nei settori riportati nell'Allegato III della direttiva 2003/87/CE:
Sono esclusi i combustibili per le attività elencate all'Allegato I della direttiva 2003/87/CE, tranne se utilizzati per la combustione nell'ambito di attività di trasporto di gas a effetto serra ai fini dello stoccaggio geologico o se utilizzati per la combustione in impianti esclusi a norma dell'articolo 27 bis (molto piccoli emettitori). Per quanto riguarda le emissioni di gas ad effetto serra ricomprese nell'ambito di applicazione del sistema EU ETS si fa riferimento al biossido di carbonio (CO2).
Assegnazioni gratuite. Non sono previste assegnazioni gratuite. Le quote di emissione verranno assegnate integralmente tramite asta.
Soggetti obbligati. I soggetti obbligati sono definiti come i soggetti che, in base alla normativa fiscale vigente, debbono provvedere al pagamento dell'accisa sui carburanti e combustibili immessi in consumo ad uso energetico (combustione) nei tre settori di applicazione dell'ETS2.
Ciclo di conformità. Gli artt. 14 e 15 della direttiva 2003/87/CE si applicano anche per le emissioni e i soggetti regolamentati dell'ETS2. Per le caratteristiche dettagliate del Piano di monitoraggio, delle modalità di monitoraggio e di comunicazione delle emissioni, si rimanda all'atto di esecuzione che emenda il Regolamento (UE) 2018/2066, che verrà pubblicato entro la fine del 2023.
Scadenze
A partire dal 2028, entro il 30 aprile di ciascun anno e fino al 2030, ciascun soggetto regolamentato dovrà comunicare la quota media dei costi relativi alla restituzione delle quote che ha trasferito ai consumatori per l'anno precedente. Anche per questa comunicazione si rimanda agli atti di esecuzione che la Commissione dovrà adottare.
Opportunità
L'ETS2 deve essere gestita. In che modo potrebbe rappresentare un’opportunità?
- • Riduzione dei costi:
Investire in fonti di energia rinnovabile e nell’efficienza energetica consente di abbattere i costi legati all’acquisto di crediti di carbonio, migliorando la sostenibilità economica nel lungo termine. - • Creazione di nuove opportunità di guadagno:
Le aziende che realizzano progetti per la riduzione delle emissioni — come l’installazione di pannelli solari, iniziative di riforestazione o l’introduzione di flotte elettriche — possono certificare i risparmi di CO₂ ottenuti e monetizzarli attraverso la vendita di crediti di carbonio. - • Reputazione e vantaggio competitivo:
Adottare pratiche sostenibili e misurabili rafforza la credibilità aziendale, migliora la percezione del brand e rappresenta un fattore distintivo nella scelta di partner e fornitori da parte di clienti sempre più attenti all’impatto ambientale.
Per conseguire questi obiettivi, ad esempio, si possono sfruttare il fondo sociale per il clima e altre risorse UE per finanziare progetti di sostenibilità e mitigare i costi della transizione e altre iniziative.
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